Achille Lauro - Me ne frego Il brano, estratto dall’album ‘Quando c’era LVI’, ricorda Gloria di Umberto Tozzi, ma con più rughe. Achille Lauro stupisce nuovamente per trasformismo musicale grazie a un elettro-pop collegato al contatore del vicino.
Alberto Urso – Il sole a Est Quando aveva dodici anni, la sua famiglia si è trasferita a Parigi: li sta ancora cercando. La sua Il Sole a Est Potrebbe diventare la nuova sigla delle previsioni del tempo, un afflato amoroso lirico-pop che sembra citare Con te partirò di Bocelli, almeno nella parte in cui va a sbattere dopo pochi metri. Ha vinto l’ultima edizione di Amici grazie all’imitazione di Maurizio Costanzo che dice “Maria mi è capitata tra capo e colloâ€. Ha doti vocali da tenore che lasciano addosso una sensazione di “vecchiume†accentuata dalle ragnatele sotto le ascelle. Segno che non pratica la mascalagnia.
Anastasio– Rosso di rabbia Il giovane rapper sembra avere le idee ben chiare, come testimonia il buco nella parete del camerino della Leotta. Il brano è uno sfogo contro l’establishment musicale, dedicato all’herpes della Maionchi. Anastasio è apprezzato per i suoi testi e la capacità di trovare una rima con “sollazzo†senza risultare volgare.
Bugo e Morgan - Sincero Una delle coppie più attese di Sanremo dopo Diletta Leotta e una a caso, Morgan ritorna all’Ariston per merito del successo ottenuto con Lauro e in parte perché gli hanno pignorato casa. Il brano ha atmosfere musicali che richiamano Abbey Road, mentre il testo è pieno di luoghi comuni rovesciati che ricordano Piazzale Loreto. Bugo deve il suo nome al vicino di casa marchigiano, proprietario del giardino in cui finivano i palloni quando giocava da piccolo.
Diodato – Fai rumore Diodato ha avuto piccoli problemi con la giustizia per un’assurda storia di furti di strumenti musicali. Si è appassionato alla musica dopo essere stato a Pompei per il Live dei Pink Floyd. La sua canzone termina con uno straziante pianoforte stile Beatles, anzi, a guardarlo bene è proprio il loro. Potrebbe essere la sorpresa della serata finale di Sanremo, se non lo becca prima la Polizia.
Elodie – Andromeda Scritto da Mahmood , il brano è così fresco da dover aprire le finestre e la voce della cantante si esprime liberamente in tutta la sua potenza, fino al quinto piano.
Enrico Nigiotti Baciami Adesso Arrivato tardi a Sanremo per colpa dell’Intercity, il cantautore toscano è un sexy symbol della scena musicale, anche per via delle mutande in pelle sfilate alla Maionchi. Grazie ai consigli della produttrice italiana ora dorme con un pitale sotto il letto.
Elettra Lamborghini – Musica ( e il resto scompare) Nipote del fondatore della casa automobilistica, ha iniziato la sua carriera in un’auto a pedali nella quale fece installare un sedile ribaltabile. Arrivata nelle discoteche milanesi a causa di un guasto ai freni, è diventata un punto di riferimento della movida meneghina scalzando Bobo Vieri. Famosa per le sue provocazioni, era solita fare i fari alla gazzella dei Carabinieri, la regina del twerking fa talmente uso dell’autotune che l’album uscirà in allegato a QuattroRuote. È stata tra i protagonisti del reality Riccanza che documentava la bella vita di giovani nullafacenti pur senza appartenere al movimento 5 stelle. Legata sentimentalmente a un disc jockey conosciuto sul cubo, ha confezionando un brano dal sapore sudamericano grazie allo sperma di Luis Fonsi.
Francesco Gabbani – Viceversa Dopo il tripudio per la sua Occidentali’s Karma, il cantautore toscano era tra i nomi più attesi considerato che la scimmia ha declinato l’invito. Il brano in concorso è una ballata che cerca di decifrare i misteri dell’armonia dei sentimenti e per quale motivo la Santelli non l’ha data a Berlusconi.
Giordana Angi – Come mia madre È stata la più grande sorpresa di Amici, dopo il cazzo della De Filippi. Può vantare alcuni brani scritti per Tiziano Ferro e un record a sudoku in modalità hard. Dopo il successo nei talent show è attesa al varco, soprattutto quello di uscita.
Michele Zarrillo – Nell’estasi e nel fango Reso famoso da ballad strappalacrime che hanno sostituito il waterboarding nelle interrogatori a Guantanamo, Michele Zarrillo si ripresenta a Sanremo dimostrando che ha un GPS di merda. Il suo brano ricorda le ultime hit di Nek e dei Sum41.
Junior Cally – No grazie Cugino della più nota Lelly, ha iniziato la carriera come buttadentro ai concerti di Sfera ebbasta. Si esibisce con una maschera per non essere riconosciuto dai creditori. Junior si batte contro il populismo e voi invece stasera che fate, amici? Presenta un brano durissimo ma dal ritornello di sicura presa radiofonica grazie alla frase “Radio 105, solo musica italiana†con riferimenti chiarissimi ai Mattei della politica italiana, quello dell’Eni. Junior è talmente sconosciuto che potrebbe diventare il Nuovo Presidente del Consiglio.
Paolo Jannacci – Parlarti adesso Il figlio del grande Enzo si ha imparato a suonare il piano non potendo andare allo zoo. Il brano è un classico da Ariston, intendo il cinema porno, dedicato alla figlia adolescente, mentre sta col ragazzo. Una struggente ninnananna, come se a Sanremo ce ne fosse bisogno. Dopo aver studiato il pianoforte per anni ora non va più a sbatterci.
Irene Grandi – Finalmente io Scritto da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, nella parte di quello che passa l’asciugamano, è la canzone perfetta per il rilancio dell’artista toscana dopo la sbandata con Renzi. Con il suo piglio rock la cantante ricorda Tina Turner, ma con meno peli in faccia..
Le Vibrazioni – Dov’è Dopo anni di gavetta nei locali milanesi hanno superato la prova della cadrega. Il successo arriva con il singolo “Dedicato a Teâ€, un accorato atto d’amore nato pensando alla Leotta.
Rancore – Eden In questo brano il rapper romano ha mischiato Siria, Iraq, Biancaneve e Magritte, mancano solo i due liocorni.
Piero Pelù – Gigante L’incendiario toscano partecipa per la prima volta in gara con una canzone dedicata al nipotino di due anni “Ti rubo il nasinooooâ€. Un nonno che mescola chitarre a melodie vocali un po’ old rock style e un po’ rincoglionimento senile. Per il suo impegno sociale è stato accostato a Sting poi hanno scoperto che dura solo tre minuti.
Pinguini Tattici Nucleari– Ringo Starr Hanno suscitato l’interesse della critica quando Luzzatto Fegiz, parlando di loro, esclamò: ‘E questi chi cazzo sono?’. I componenti della band bergamasca si sono avvicinati alla musica dopo aver perso la bustina da muratore. La canzone è un omaggio al batterista dei Beatles in salsa indie: Dado Star. Gli ingredienti: 2/4 di Lo Stato Sociale, 1/3 di Beatles e 13 gocce di Guttalax.
Levante – Tikibombom È talmente umile che tiene in camera il poster di Toninelli. Levante ha scritto una canzone contro ogni forma di discriminazione, piacerà alla Boldrina. È il debutto a Sanremo della cantautrice che in gara ritroverà l’ex fidanzato Diodato (in camerino) sperando di lasciare un segno profondo (idem). La cantante siciliana ha collaborato a lungo con Battiato lucidandogli i Dischi d’oro.
Marco Masini – Il confronto A Masini dovrebbero dare la cittadinanza onoraria sanremese. Confeziona un brano di disarmante sincerità senza manco usare la parola vaffanculo. La chiamata a Sanremo dimostra che il mondo dello spettacolo ha superato certe maldicenze. In ogni caso, Tiziano Ferro sarà presente tutte le sere.
Raphael Gualazzi – Carioca Di origini marchigiane, ha stupito tutti vincendo il festival della fisarmonica di Castelfidardo, soprattutto perché il premio fu ritirato da Bob Dylan. Il raffinato pianista-jazzista abbandona le melodie alla Burt Bacharach per una samba brasiliana che regalerà gioia e colore al palco dell’Ariston e qualche speranza in più di scopare. Nel 2013 Rolling Stone l’ha inserito nella lista dei migliori 100 pianisti col 47 di piede.
Rita Pavone – Niente (Resilienza ’74) Cosa dire ancora di Rita Pavone? Possiamo solo aggiungere che, onestamente, ha rotto il cazzo. Rita ha spiazzato tutti con una canzone modernissima, scritta dal figlio mentre mangiava la pappa col pomodoro. Netflix ha acquistato i diritti della sua biografia per realizzare un documentario sull’accoppiamento dei castori. Giacobbo ha ottenuto un permesso speciale per far visita a Rita Pavone.
Riki – Lo sappiamo entrambi L’idolo delle giovanissime abbandona i ritmi latini e si dedica alla biografia di Girolimoni. Il suo pezzo è un gran lento, tipo Montolivo. Ha rifiutato di posare per le nuove scarpe Adidas perché erano due destre.
Tosca – Ho amato tutto Forse la voce più bella da ascoltare al Festival, se la Leotta non avesse quelle tette. Capace di regalare note vocali raffinatissime ed emozionanti, Scoperta da Ron, che si mise subito le mani sugli occhi, vanta un passato di attrice per via di certi filmini girati col fidanzato. Ha già vinto il Festival, quindi viene solo per bullizzare Rita Pavone. Il brano grida il dolore per un amore che cade sempre più in basso: il Napoli di Gattuso.
Sono il bianco di WhatsApp
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