batduccio ha scritto:
Gianluigi Buffon - Dominatore dell'area piccola e dell'area scommesse, in porta è una saracinesca, il più delle volte aperta. È molto efficace nel gasare i compagni di reparto, probabilmente a causa del sue simpatie naziste. Con l'età i suoi leggendari riflessi non si sono minimamente appannati: riesce ancora a fare dieci puntate diverse in un minuto.
Giorgio Chiellini - Ha il fisico di un toro, ma al contrario del possente animale in genere prima carica e poi vede il rosso. Si distingue da molti compagni per essere laureato; in realtà ha studiato solo fino alla terza elementare, dopodiché, visto che il suo aspetto era già quello odierno, è andato all'università minacciando di entrare a gambe unite sui professori se non gli avessero dato subito una laurea.
Andrea Barzagli - Juventino, 35 anni, per fermare gli attaccanti avversari ha un metodo infallibile: chiede loro di aiutarlo ad attraversare la strada. E se ci riesce durante il tragitto gli sfila anche il portafoglio.
Stefano Sturaro - Uno dei tanti del blocco juventino, che è quello di cui soffrirà la Nazionale fin dal primo minuto. Da ragazzino studiava agraria per diventare floricoltore; per questo quando è in campo in genere si limita a guardare e accudire amorevolmente l'erba che cresce.
Angelo Obinze Ogbonna - (lab Starrynight) È forte fisicamente, veloce, potente e dotato di un buon sinistro, quindi non si spiega perché non si sia dato al kickboxing. È passato dal Torino alla Juventus e poi al West Ham senza che nessuno si accorgesse di niente.
Daniele De Rossi - Soprannominato Capitan Trapassato Remoto dai tifosi della Roma, si è trovato spesso in situazioni difficili vista la contiguità della sua ex moglie con ambienti malavitosi, ma dorme sonni tranquilli da quando ha Nainggolan che gli passa la notte accucciato ai piedi del letto.
Stephan El Shaarawy - Attaccante di origini egiziane dotato di grande fiuto per il gel. Nonostante svariati tentativi, Al Sisi non è ancora riuscito a giustificare in maniera credibile il mistero della sua presenza in Italia. È soprannominato il Faraone perché calcia talmente male che sembra abbia i piedi a piramide.
Lorenzo Insigne - Ha giocato un ruolo determinante nell'ottimo campionato del Napoli: era lui infatti che prima di ogni partita allacciava gli scarpini a Higuain. Soprannominato "Il Magnifico", per dire a che vette può arrivare la fantasia sarcastica e trasfigurante dei napoletani, è nato nel 1991, quando la favola di Maradona era già finita, ma deve averne trovato qualche traccia bianca. È coperto di tatuaggi, nel senso che ha fatto un piccolo tribale e poi non è rimasto più spazio per nient'altro. Notevole la sua rapidità nel fraseggio, specialmente quando si manda affanculo con Hamsik. Cannavaro ha detto di lui che può diventare una bandiera della città , e subito dopo è stato di nuovo messo sotto inchiesta per l'assunzione di sostanze proibite.
Alessandro Florenzi - Estremamente versatile, è in grado di coprire quasi tutte le zone del campo con i teloni impermeabili in caso di pioggia molto forte. Fu memorabile il suo abbraccio alla nonna, chiaro segnale dato nel tentativo di assicurarsi un tranquillo dopo carriera nel settore Mature. All'Olimpico segnò al Barcellona una rete spettacolare, tirando così da lontano che l'Uefa lo giudicò un gol in trasferta; del resto anche da piccolo riusciva a fracassare a pallonate le finestre dei palazzi a quattro isolati di distanza.
Federico Bernardeschi - Sarà sicuramente la sorpresa di questi Europei, nel senso che i suoi stessi compagni vedendolo gli diranno: "E tu che cazzo ci fai qua?".
Thiago Motta - Giocatore di grande esperienza, è molto apprezzato specialmente da frange di estremisti tolemaici che lo portano come prova che è la Terra a essere ferma. Avrà sulle spalle quello che sembra un numero dieci, ma che in realtà in omaggio alla sua velocità è un orologio al quale le inutili lancette sono state sradicate e messe da una parte.
Federico Marchetti - I tifosi della Lazio l'hanno soprannominato Tarzan, forma abbreviata di Tarzanello. Ha tutto il carisma necessario per ricoprire il ruolo di terzo portiere.
Ciro Immobile - Nel 2014 era stato acquistato dal Borussia Dortmund, ma solo perché la Germania voleva utilizzarlo per esercitarsi nel rispedire a casa i migranti. Nella sua carriera ha vinto la classifica dei marcatori sia in serie A che in serie B, e per completezza si ripromette di vincerla prestissimo anche in Lega Pro. Dopo il suo secondo anno a Torino è abituato a giocare all'ombra della Mole, quindi è probabile il suo utilizzo al fianco di Pellè.
Simone Zaza - Dopo una formativa permanenza a Sassuolo, dove in due anni impara a dire "Shasshuolo, shtazhione di Shasshuolo", è stato acquistato dalla Juve che ha deciso nuovamente di puntare su un giocatore che inizia con la Z, memore dei successi di Zidane ma colpevolmente dimentica di quel bidone di Zavarov.
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