Spinoza

Un blog serissimo.

L’ultimo bacio

È morto Totò Riina. Ci ha lasciati senza dire una parola.

Con Riina scompare l’uomo simbolo della mafia. Brutto colpo per il made in Italy.

(Consola sapere che almeno un italiano ai gironi c’è arrivato)

Se ne va il personaggio che più di ogni altro ha causato dolore e sofferenza a un Paese prostrato. Ma adesso basta parlare di Tavecchio.

Il boss di Corleone si è spento alle 3 e 37. Mi piace pensare che sia stato un timer.

Totò Riina era malato da anni. Esattamente 87.

La Chiesa nega i funerali pubblici a Totò Riina. Allora è vero che era rimasto senza soldi.

Riina era entrato in coma nel giorno del suo compleanno. Come un diciottenne qualsiasi.

(Niente più assegno a Veronica, 60 milioni da riavere indietro e Totò Riina che porta i suoi segreti nella tomba. Il giorno più bello della vita di Berlusconi)

Totò Riina ha passato molti anni al 41 bis. Ma continuavano a cercarlo al 41.

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No country for old man

Las Vegas, spari sul pubblico di un concerto country. Il country è così: o lo ami o lo odi.

Un pensionato spara dalla finestra e uccide 59 persone. Ne voleva ammazzare solo una ma non si ricordava qual era.

A fare fuoco sulla folla un pensionato di 64 anni. Dunque la Fornero voleva solo proteggerci.

L’autore della strage è un americano bianco. Si capisce dal fatto che ha dovuto ammazzarsi da solo.

La stampa descrive l’omicida come “un pensionato benestante”. Ma non benissimo.

Stephen Paddock possedeva 42 armi da fuoco ma ne aveva portate a Las Vegas solo 23. Quindi si esclude la premeditazione.

Trump: “Paddock era un malato di mente”. Si erano conosciuti a un raduno.

L’Isis rivendica la strage di Las Vegas. Sembra il Pd quando all’estero vince la sinistra.

(Gli altri si sacrificano e l’Isis si prende i meriti. È il modello Marchionne)

Stephen Paddock è il più anziano attentatore nella storia degli Usa. Gli mancavano solo un paio di stragi per la pensione.

L’autore della strage viveva in un complesso residenziale per anziani. Si è radicalizzato sui campi di bocce.

Per Fbi e Cia “non risultano collegamenti con il terrorismo”. O quantomeno stavolta loro non sono coinvolti.

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Minchia, signor tenente

Firenze, due ragazze accusano i carabinieri di stupro. Pur di non avere un titolo su Libero.

(Finalmente abbiamo trovato un lavoro che gli italiani vogliono ancora fare)

Le vittime della violenza sono due studentesse americane. Stanno rimpiangendo le sparatorie del college.

Il sindaco Nardella: “È importante che gli studenti stranieri imparino che Firenze non è la città dello sballo”. Costi quel che costi.

(Nessuno ha ancora fatto notare che gli stupratori avevano vitto e alloggio a carico dello Stato?)

Uno dei due carabinieri afferma che il rapporto sessuale era consenziente. Il collega ci stava.

Le ragazze non avrebbero opposto resistenza. Per non commettere un reato.

Prende corpo l’ipotesi che le due americane fossero ubriache e drogate. Altrimenti come avrebbero potuto pensare di venire a studiare in Italia?

Gli accusati dichiarano di “non avere percepito contrarietà” da parte delle studentesse. Sono i vantaggi del coma etilico.

(D’altronde come fa un carabiniere a capire un NO se glielo dici in americano?)

Rinvenuto liquido seminale nell’appartamento delle ragazze, sulle scale e nell’androne. Per poter ritrovare la strada al buio.

Trovate tracce biologiche anche nell’ascensore. Vabbe’, ma chi non ha mai provato a premere il 4 col pisello?

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