Che magnifico post !
Ecco come lavoro io :
1- FONDAMENTALE è la scelta della foto o delle foto da elaborare.
Mi è capitato molte volte durante la realizzazione di fotoritocchi di perdere mezz’ore intere per aggiustare piccoli particolari che non sono trasformabili, per poi dover correre nel fare sfumature o peggio ancra nel correggere luci e esposizione . Ultimamente ho invertito il processo, per cui passo più tempo per trovare la foto di partenza, in modo da dover fare il minor lavoro possibile , e devo dire che i risultati sono incredibili per diversi motivi, primo tra cui la chiarezza mentale , fondamentale. Se qualcuno ricorda il mio sfottomontaggio su Calderoli che guarda compiaciuto i maschioni pompati in primo piano, la suddivisione può essere 9\10 del tempo ricerca foto giusta di maschioni pompati e di Calderoli con una faccia sufficientemente autocompiaciuta ( senza cui il senso dell’opera non sarebbe mai arrivato ) e 1\10 realizzazione. Immaginando, un tentativo con due foto non così azzeccate tra loro avrebbe richiesto un tempo assai maggiore per ottenere un risultato minore e soprattutto molto più pasticciato, cose che fa sembrare subito un lavoro più brutto di quello che è.
1\2 Spendo due parole a proposito delle foto e dico subito che mi piacerebbe moltissimo se riuscissimo a mettere in comune un po’ di siti vari dove trovare materiale fotografico, ma nel frattempo i più sono condannati a google immagini che di per sé non è così male. A patto che ragioniate come il 90% dei suoi utilizzatori, ovvero gente nei cui confronti Gasparri sembra Steve Jobs, e cerchiate di scrivere nelle maniera più ignorante e vicina alla fomra parlata possibile. Se qualcuno visita regolarmente yahoo answer sa benissimo di cosa sto parlando. Secondo punto da tenere in mente sono le percentualità di successo della ricerca. In parole povere, per l’estintore ho cercato “ estintore “ e ho trovato diciamo 20 foto. Poi ho pensato che solo 56 milioni di persone lo chiamano così, quindi ho cercato “ fire extinguisher†e ho trovato millemila foto diverse. Semplicemente perché c’è più gente che parla inglese che italiano, e di conseguenza più gente che parla inglese e va a fuoco, e di conseguenza più estintori inglesi e di conseguenza più foto degli stessi.
Serve anche ragionare in termini di “pezziâ€, anche nel caso fossero umani : ad esempio vi serve un braccio destro piegato in un ceto modo ? non cercate †braccio destro “ per ore ed ore , cercate un braccio piegato come serve;magari ne trovate uno sinistro e poi con lo strumento rifletti orizzontalmente lo rendete un destro !
2 – SCONTORNO ho diviso il lavoro a seconda di ciò che devo avere alla fine :
utilizzo il lazo poligonale per scontornare quando ho poco tempo : molti tratti molto piccoli per cercare di dare curvatura alla linea di scontorno e mooooolta calma e precisione , un doppio click avventato fa chiudere al programma il tracciato , segandovi magari a metà l’immagine che avete quasi finito. Questo mi fa venire voglia di solito di rompere il pc, bruciare casa, vendere tutti miei averi e mettermi alla ricerca di tutti gli sviluppatori di photoshop per scontornargli la faccia uno a uno.
Il lazo magnetico è come la super figona scopabilona ma troppo scema : facile, veloce e intuitivo da gestire ma dotato di una mente propria che ragiona totalmente alla cazzo .La volta che vi va bene toglie mezz’ora di lavoro in un attimo, tutte le altre ( e sono la maggiorparte) mi causa le stesse reazioni di poche righe fa, ma con molta più efferatezza.
Quindi preferisco di gran lunga la penna : non fidatevi di chi vi dice che è difficile da usare .
Il mio metodo è : con la penna segno tutti i punti in cui la linea deve cambiare direzione , senza correggere le linee mostruose e spiegatissime che si creeranno tra un punto e l’altro.
Quando ho finito, con lo strumento converti inizio a aggiustare le varie curvature per farle aderire al perimetro voluto ( da non usare le freccia, che regola una curva in funzione della curvatura di quelle che gli stanno prima o dopo, azzerandovi preziose mezzorette di sudore) .
NB preferisco la penna perché dà la possibilità di dare una curvatura di “ inizio “ curva e una di “uscita “ , ricordatevelo perché alcune volte una parte di curva che non riuscite a raddrizzare può essere sistemata agendo sul punto prima o dopo risparmiandosi ore di sbattimenti e migliorando l’aspetto generale .In questa fase inoltre si scopre sempre qualche punto di troppo che si è segnato ( ovvero la curvatura che gestisce è già buona se teniamo solo i punti prima e dopo di questo ) : cancellatelo senza rimorsi , meno cose da gestire , più facilità e chiarezza .
Una volta terminato il tracciato a penna, lo converto in tracciato e lo salvo : ciò mi permette di correggere in un secondo momento, di creare silhouette, di ricreare ingrandendo senza sgranare, di portare il tracciato su altre foto da lavorare ecc ecc . in altre parole, lazo sucks.
3 - HARDATE
Queste cose non le ho mai dette a nessuno, è il mio vero e proprio materiale di trucchi e sgami vari da lavoro , per questo magari lo scriverò più sgrammaticato del solito ma vi voglio troppo bene, quindi...
Per rifinire le parti di foto più ostiche , soprattutto quelle che hanno delle minuscole trasparenze come i capelli , bordi di figure molto illuminate o soggetti con sfumature particolarmente gradevoli o importanti per la riuscita io utilizzo
- gomma con pennello ai bordi sfumati, opacità e riempimento a piacere ( di solito entrambi sotto il 50% ) passata sui bordi ammorbidisce, sfuma gradevolmente
- pennello con il colore di sfondo o dell’immagine che si sovrapporà , sempre bordi sfumati e opacità e riempimento bassi
- strumento sfoca : esattamente come cacciare la polvere sotto il tappeto , non elimini il problema, ma diventa molto più difficile vederlo
- contrasto e luminosità ai limiti dell’abuso : aumentarli un po’, specialmente il contrasto, aiuta a delineare i bordi o a far apparire le zone che più facilmente si sgraneranno lavorandoci su, e permettendoci di tagliarle; personalmente consiglio di utilizzare lo strumento esposizione
- controllo del colore : buonaparte delle foto che ci sono in internet hanno colori e luminosità errate, specialmente quelle fatte con digitali compatte, che tendono a fare un po’ tutto fucsia; spesso “ sbaglio “ il tono di una foto per renderlo uguale al tono sbagliato dell’altra, cosa mooolto più veloce che correggerle entrambe e che garantisce uniformità tra le diverse foto.
- strumento timbro : anche questo usato senza alcuna pietà può essere un sostituto della gomma e un ottimo correttore soprattutto per superfici ( muri, vestiti cui si vede la trama, pelle, decori formati da moduli ripetuti ecc ecc), impostando riempimento e opacità a seconda che bisogni coprire totalmente o semplicemente confondere.
- sfocatura : ciò che volete far vedere tenetelo a fuoco, poi ragionate su ciò che nella foto serve come perfettamente riconoscibile e ciò che invece “ riempieâ€, quest’ultimo se non deve attirare l’attenzione su di sé, può essere sfocato, così facendo la lascerà alle parti più importanti . ( la mia preferita è la sfocatura gaussiana)
- ricordate sempre la regola fondamentale della Gestalt: l’insieme è più della somma delle singole parti, ovvero se qualcosa che guardo mi convince nella sua interezza sarà più difficile notarne gli errori , ovvero ogni cosa ha una anima, una dimensione e una strada verso cui conduce le nostre percezioni , fate in modo che tutto sia coerente e il risultato verrà da sè.
(
http://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_della_Gestalt)