Leave and let die
Il Regno Unito lascia l’Europa. Che corre dall’America per parlarne male.
I britannici hanno rivendicato la propria indipendenza. È come se uno stupratore elogiasse la verginità .
(Questo è ciò che succede quando fai decidere al popolo una cosa diversa dall’uomo partita Sky)
La decisione di uscire dall’Unione Europea ha scioccato molti inglesi. “Non sapevamo di essere dentro”.
La notizia ha provocato un senso di vuoto e inquietudine in tutta Europa. Ma credo dipenda molto dall’assenza di partite.
(Quindi ora la lingua ufficiale dell’Unione è quella di un isolotto di extracomunitari?)
Panico sui mercati finanziari. Hanno letto i nomi di chi è rimasto.
La borsa italiana perde 2 punti. Quindi adesso siamo secondi nel girone?
Per la Brexit decisivo il voto degli anziani. Aveva ragione Studio Aperto, non bisogna farli uscire con il caldo.
(E pensare che io mi sento in colpa quando abbandono una chat di gruppo su Whatsapp)
Sono stati gli anziani a decidere del futuro. Anche perché sono gli unici ad averne uno.
Gli italiani in Gran Bretagna sono allarmati perché verranno considerati extracomunitari. Potrebbero finire a lavare i piatti ai semafori.
Hanno votato per l’uscita dall’Europa le zone di campagna più periferiche. Il Regno Unito appunto.
(Ora si teme che questo risultato abbia un impatto sulle politiche che regolano le repliche di Mr. Bean)
Cameron si è dimesso. Gli hanno detto che a ottobre si libera un posto da noi.
Angela Merkel telefona a Renzi. “E voi cosa aspettate?”
Per l’uscita del Regno Unito dall’Europa saranno necessari due anni di negoziati. Praticamente stanno divorziando.
(Però questa cosa di votare Brexit per cacciare Renzi è davvero da irresponsabili)
Per fortuna le nazioni rimaste in Europa sono ancora tenute insieme da un progetto comune: la volontà di uscirne.
Salvini: “La settimana prossima vado a Bruxelles”. Dopo il successo dell’ultima volta.
Scozia e Irlanda del Nord potrebbero chiedere l’indipendenza per restare in Europa. Ok, ma adesso non facciamo che accettiamo cani e porci.
Nel distretto di Jo Cox ha vinto il “Leave”. Insomma hanno recepito il messaggio.
(È indicativo che molti giornali siano usciti in edicola con “La Gran Bretagna resta in Europa” e sul web con “L’ironia corre sui social”)
Trovo vergognoso che il voto degli inglesi sia stato influenzato dai luoghi comuni e dai pregiudizi verso gli stranieri. Ma dopotutto cosa ti aspetti da un popolo di ubriaconi che non si lavano il culo?
Donald Trump entusiasta: “I britannici si sono ripresi il loro paese”. Ora tocca ai nativi americani.
Romano Prodi invita alla calma. Dal 1996.
Bruxelles si prepara a fronteggiare l’emergenza. Con il suo proverbiale tempismo.
(A chi si lamenta perché una decisione così non dovevano prenderla i cittadini ricordo che noi al Parlamento Europeo mandammo Iva Zanicchi)
Il ministro Padoan: “La Brexit avrà effetti limitati sull’economia reale”. Quella dove i soldi sono finiti.
Anche Francia, Svezia, Polonia e Paesi Bassi chiedono un referendum. È dai tempi della minigonna che gli inglesi non lanciavano una nuova moda.
Salvini: “Ora tocca a noi fare come gli inglesi”. Ecco, fuori dai coglioni.
Autori: sirboneddu, comagirl00, xanax, giorgio antani, stark, supernick, a.mazed, giorgio degiorgis, haroldsmith, acid rain, mestmuttèe, pirata21, pungolo, cricon, boda, valeriomoro, batduccio, cipo, sofino, mishamik, ordinary madness e giga.
Illustrazioni: maurizio neri, here to avenge laika, abkualcosa, stark