Guerre fra poveri
[ehi, abbiamo vinto! Grazie a tutti]
Roma: migliaia in piazza per la libertà di stampa. Almeno secondo il Guardian.
Nel suo editoriale, Minzolini definisce la manifestazione “incomprensibile”. Forse gliel’ha raccontata Gasparri.
(Minzolini non vede il motivo della protesta. La prossima volta lo chieda tagliato fino)
I giornalisti del Tg1 in rivolta contro il loro direttore. Come se Berlusconi non avesse già abbastanza problemi.
Il premier stronca la manifestazione: “È una farsa. I giornalisti sono sempre stati liberi di dire tutto quel che mi pare”.
“In Italia c’è piena libertà di stampa. Scrivetelo!”.
Scende in piazza anche Bruno Vespa: aveva dimenticato di chiudere la macchina.
Si riunisce la Corte Costituzionale. Grazie a Facebook.
La Consulta dovrà giudicare la costituzionalità del lodo Alfano. Incrocia le dita, Giorgio.
Pecorella: “Il premier dev’essere superiore ai ministri”. Ora forse la gente capirà quanto è stato difficile formare il governo.
Ghedini: “La legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione”. Per favore, non svelatemi il finale.
Napolitano firma lo scudo fiscale: “Se non l’avessi fatto, l’avrebbero rimandato identico”. E loro che credevano di fregarlo!
Lodo Mondadori, Fininvest condannata a risarcire 750 milioni a De Benedetti. La Repubblica resterà comunque in mano a Berlusconi.
Cicchitto: “Sentenza a orologeria“. Non provano neanche più a spacciarlo per innocente.
Il premier: “Mi verrebbe da lasciare l’Italia“. Ma sappiamo che è uno che non cede alle tentazioni.
Marina Berlusconi: “Questa sentenza cade in un momento molto particolare”. È pure uno di quei giorni.
Obama non riceve il Dalai Lama e si giustifica: “Ho appena incontrato Berlusconi, non posso dare udienza a tutti i perseguitati”.
Spagna, rapporti sessuali in cambio di una stanza. Berlusconi: “Mi verrebbe da lasciare l’Italia”.
Il 50% dei bambini occidentali di oggi arriverà a cent’anni. Poi potrà godersi la pensione.
Ratzinger: “Dio si dà gratis”. Ma si fa pregare.