Spinoza

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Piange il telefono

Berlusconi si dichiara contrario alle intercettazioni telefoniche. Ha ragione. Che gusto c’è a corrompere un giudice se poi non puoi neanche vantarti con gli amici?

Cinque anni di carcere per chi disporrà intercettazioni illegali! Se non lo conoscessi, mi verrebbe da dire che Berlusconi ce l’ha con i magistrati.

Uniche eccezioni ammesse, i reati di mafia (e qui Schifani ha preteso spiegazioni) e terrorismo, due categorie criminali che notoriamente prendono accordi al telefono.

Intervistato dal Tg1, Castelli non sembra d’accordo: “A mio modestissimo parere, le intercettazioni sono necessarie anche per i reati di corruzione e concussione”. Non mi era mai capitato di dar ragione a Castelli, per di più due volte nella stessa frase! (la seconda è per il “modestissimo”)

Commenti

9 giugno 2008 • 4 commenti

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4 commenti a “Piange il telefono”

Ma l’avrà letto almeno una volta il suo programma di governo?

(Comunicazione: da Google Reader tutto bene)

Ogni volta che leggo ciò che pubblichi mi rendo conto dei limiti del mio pensiero. E’ sempre un piacere potermi dissetare della tua satira. Grazie ancora!

4 • Claretta24 giugno 2008 alle 23.46

veramente questa faccenda delle intercettazioni non mi quadra. ovviamente ogni parte politica racconta la sua versione (destra: costa troppo, spreco; sinistra: tolti strumenti a inquirenti) mi piacerebbe che se ne occupasse la GABANELLI come sa fare Lei! Cifre, dati e indagini serie così potrei farmi un’idea più precisa. Personalmente sono disposta a correre il rischio di essere “spiata” se questo volesse dire un paese più onesto, giusto e civile!